Un dialogo globale esplora come le città possano garantire il diritto al cibo attraverso politiche inclusive e fondate sui diritti
Con oltre il 50% della popolazione mondiale residente in aree urbane – percentuale che secondo le proiezioni raggiungerà il 70% entro il 2050 – le città e le aree periurbane stanno assumendo un ruolo sempre più centrale nel rafforzamento della sicurezza alimentare e nutrizionale
©FAO/Cristiano Minichiello
Roma - L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), in collaborazione con l’Osservatorio Insicurezza e Povertà Alimentare a Roma e il Consorzio Universitario per la Ricerca Socioeconomica e per l’Ambiente (CURSA), ha organizzato oggi presso la propria sede un dialogo pubblico sul Diritto al Cibo nei contesti urbani e periurbani.
L’evento ha riunito rappresentanti della Città Metropolitana di Roma Capitale, della società civile e del mondo accademico per analizzare come i quadri giuridici, politici e di governance possano sostenere sistemi alimentari sostenibili, resilienti e basati sui diritti umani.
Con oltre il 50% della popolazione mondiale residente in aree urbane – percentuale che secondo le proiezioni raggiungerà il 70% entro il 2050 – le città e le aree periurbane stanno assumendo un ruolo sempre più centrale nel rafforzamento della sicurezza alimentare e nutrizionale. Questi spazi concentrano sia le opportunità che le vulnerabilità legate alla trasformazione dei sistemi agroalimentari.
“Garantire il diritto a un’alimentazione adeguata nei contesti urbani e periurbani richiede una governance inclusiva, multilivello, multisettoriale e multi-attore,” ha dichiarato il Vice Direttore Generale della FAO, Maurizio Martina. “Roma, in quanto città globale e sede della FAO, ha un’opportunità unica per guidare questo cambiamento.”
Nel corso del dialogo sono stati illustrati i progressi compiuti da Roma Capitale nell’istituzionalizzazione del diritto al cibo, tra cui l’adozione di una food policy municipale e la creazione del Consiglio del Cibo, che favorisce il coordinamento tra istituzioni pubbliche e società civile. Tuttavia, permangono importanti sfide: secondo l’Osservatorio, a Roma tra il 2021 e il 2023 il 7,3% della popolazione metropolitana ha sperimentato un’insicurezza alimentare da moderata a grave, mentre nel 2022 il 6,2% ha ricevuto assistenza alimentare. Per molti bambini, i pasti scolastici gratuiti continuano a rappresentare la principale fonte di nutrizione adeguata.
I partecipanti hanno sottolineato l’importanza di connettere le iniziative locali ai quadri globali. Tra questi, il Milan Urban Food Policy Pact – un accordo internazionale lanciato dalla Città di Milano in occasione di EXPO 2015 e oggi firmato da oltre 250 città per promuovere sistemi alimentari urbani inclusivi e sostenibili – e il Comitato per la Sicurezza Alimentare Mondiale (CFS), principale piattaforma intergovernativa del sistema delle Nazioni Unite per la coordinazione delle politiche in materia di sicurezza alimentare e nutrizione. I contenuti emersi dal dialogo contribuiranno ai processi in corso del CFS sull’urbanizzazione e la trasformazione dei sistemi alimentari.
Giacomo Martella Ufficio Stampa FAO [email protected]
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